"Cristo spirante in croce" ANTON MARIA MARAGLIANO (Genova 1664-1741)
Questo Cristo spirante, riprende le tradizionali casse seicentesche nei gruppi d’altare, ed è realizzato nel segno di un linguaggio teatrale e di una cifra stilistica in sintonia con l’interpretazione genovese, attribuendolo ad Anton Maria Maragliano. Attraverso colte citazioni, pose ardite e forme dinamiche il Maragliano si fece interprete di un barocco assai suggestivo: la predilezione per pose avvitate e sinuose torsioni ricorre in ogni simulacro, unitamente all’attenzione esasperata per l’ondulato disegno conferito alle pieghe dei panneggi, mai casuali ma sempre estremamente ornamentali.
Il secondo decennio del secolo è il più intenso di commissioni documentate.
La prima documentazione finora nota relativa ai crocifissi risale al 1712 e riguarda il Cristo spirante di Sori (chiesa di S. Margherita, altre opere dissimili per misure e finalità, ma accomunate da uno stesso linguaggio e dalla già acquisita caratterizzazione fisionomica del volto, scavato e con la bocca schiusa per il Cristo in agonia, dal naso affilato e dalle sfere oculari sporgenti chiuse.
Restauri d'uso
Dimensioni in centimetri;
Lunghezza
Profondità
Altezza