Modellino Ribalta genovese

Modellino Ribalta genovese

Un grazioso modellino in mogano di origine genovese, basato su modelli inglesi, risale alla seconda metà del diciottesimo secolo. Il mobile presenta un'anta inclinata a quarantacinque gradi con un nido di cassetti sovrapposti per documenti. Nella parte inferiore, ci sono due cassetti grandi e uno più piccolo, tutti su piedi torniti.

 

Il Barocchetto e le mutate esigenze abitative tra nobiltà e borghesia richiedevano nuove tipologie di arredo, più compatte e specializzate, realizzate dai "bancalari", ebanisti di una corporazione con rigide norme di accesso, che non cercavano fama artistica come gli intagliatori. Questi ultimi, infatti, si distinguevano per la loro natura artistica e resistevano all'assorbimento nella corporazione. L'Arte dei Bancalari, la corporazione degli ebanisti genovesi, riformò il proprio statuto nel 1745 con norme comuni ad altre città, regolando l'apprendistato, le tasse e le prove per i maestri. In questo periodo si distinguevano gli arredi privati da quelli di rappresentanza. I Quaderni storici evidenziano come l'influenza inglese fosse radicata a Genova e Livorno, come documentato da Ralph Davis nel suo libro sull'industria navale inglese. Analizzando Genova e Livorno, scelti per la presenza inglese nel Mediterraneo dal 1630, l'autore esamina l'evoluzione dei rapporti tra Genova e l'Inghilterra, concentrandosi su traffici navali, questioni commerciali e giudiziarie, e il ruolo del console.

Restauri d'uso

Dimensioni in centimetri;

Lunghezza 

Profondità 

Altezza