Nature morte epoca Seicento
Come più volte affermato dalla critica, una sicura distinzione filologica fra i vari membri della famiglia Stanchi non è cosa facile e si consiglia una dovuta prudenza. Tuttavia, le tele qui presentate esibiscono una indubbia qualità d'esecuzione e documenta alquanto bene la temperie culturale che caratterizza il genere della natura morta tra la severità arcaica o post-caravaggesca e l'esuberanza barocca agli esordi. Inoltre, si colgono le suggestioni del rigore fiammingo e la necessità decorativa o, come coniato dal De Marchi, quel realismo di lusso che pur aderente al vero naturale va incontro alle necessità dell'arredo in età Barocca.
Altresì si percepisce come le allusioni simboliche caratterizzino le nature morte dei primi decenni del Seicento.
Due visioni distinte si stemperano e quasi vengono messe a confronto: quella severa, visibile in primo piano della tela e l'esuberante vaso fiorito soprastante, che risponde ad una visione decisamente più moderna e di parata.
E' comunque indubbio che il risultato risulta di straordinario impatto visivo, avvalorato dalla bella conservazione che evidenzia la qualità delle forme e delle stesure.
Restauri d'uso
Dimensioni in centimetri;
Lunghezza 135
Profondità
Altezza 110